Justine Trier - Anatomia di una caduta
Due film uno dietro l'altro ieri, "La Battaglia di Solferino", della Trier, oggi l'"Anatomia di una caduta", per verificare che il suo mondo è stretto nelle relazioni irrisolte degli umani che hanno scelto di condividere la vita.
E ci tocca pensare a quello che ognuno di noi vive o ha vissuto in quella che è sempre una battaglia.
La verità non importa, quello che importa è il racconto di un fatto da un punto di vista. Una lezione di cinema se vogliamo ed un esercizio di lotta verso i racconti che potrebbero riversarsi contro la tua vita.
Segni che tornano sono la presenza della cronaca, un cuneo che si pianta in mezzo al reale e lo rende soprannaturale perché visto (oggetto) o vissuto (soggetto) a favore di tutti. La scrittura è importante nella Trier la naturalezza dei dialoghi non occulta la cura nella scelta delle parole. Gli attori e le attrici esibiscono questa naturale nevrosi ed è credibile nel pieno dell'artificio.
